standard-title Ozonoterapia OZONOTERAPIA Ciò che non può il farmaco, può l’Ossigeno Ozono. INDICAZIONI CLINICHE: Acne, Adiuvante nella chemio/radio terapia, Arteriopatie periferiche, Artrosi, Cefalee vascolari e tensive, Dolore cervicale e lombare, Ernia del disco, Fibromialgia, Gonartrosi, Herpes Simplex e Zoster, Infezioni antibiotico resistenti, Insufficienza venosa, Lombosciatalgia, Maculopatia, degenerativa, Malattie neurovascolari, Reumatismo articolare, Sindrome da affaticamento cronico, Ulcera arti inferiori

Ozonoterapia

OZONOTERAPIA Ciò che non può il farmaco, può l’Ossigeno Ozono. INDICAZIONI CLINICHE: Acne, Adiuvante nella chemio/radio terapia, Arteriopatie periferiche, Artrosi, Cefalee vascolari e tensive, Dolore cervicale e lombare, Ernia del disco, Fibromialgia, Gonartrosi, Herpes Simplex e Zoster, Infezioni antibiotico resistenti, Insufficienza venosa, Lombosciatalgia, Maculopatia, degenerativa, Malattie neurovascolari, Reumatismo articolare, Sindrome da affaticamento cronico, Ulcera arti inferiori

L’Ozonoterapia non provoca dolore

Ciò che non può il farmaco, può l’Ossigeno Ozono

Il Medico:
Dott. MARIO NATILI
  
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Ozonoterapia

L’Ozono è un gas formato da tre atomi di ossigeno generati attraverso il passaggio di una scarica elettrica in Ossigeno. È un energico ossidante e per gli esseri viventi è un gas altamente velenoso. È tuttavia un gas essenziale alla vita sulla Terra per via della sua capacità di assorbire la luce ultravioletta; lo strato di ozono presente nella stratosfera protegge la Terra dall’azione nociva dei raggi ultravioletti UV-C provenienti dal Sole.

L’uso di un gas a scopo terapeutico rappresenta una condizione del tutto particolare che richiede opportuni apparati e strumentazioni, adeguate conoscenze metodologiche e precise indicazioni terapeutiche.

L’Ossigeno è presente in natura in forma di molecola biatomica. Ciò significa che se immaginiamo un atomo di Ossigeno come una pallina da tennis, l’ossigeno che respiriamo è costituito da due palline da tennis unite, o meglio, molto vicine.

Quando un ambiente ricco di Ossigeno – ad esempio l’aria – viene sottoposto ad una scarica elettrica – ad esempio un fulmine – le strutture biatomiche di diverse molecole di Ossigeno si rompono per formare una nuova molecola triatomica, costituita da tre atomi di ossigeno uniti, cioè da tre palline da tennis. La nuova molecola prende il nome di Ozono. L’Ozono è un gas, come l’ossigeno, ma più pesante perché costituito da tre atomi ed è caratterizzato da un’estrema instabilità. Cosa significa? Significa che, una volta prodotta, la molecola triatomica di ozono tende rapidamente a rompersi per tornare ad essere una molecola biatomica di ossigeno – cioè due palline da tennis unite – e un atomo di Ossigeno singoletto,  cioè una pallina da tennis solitaria.

L’Ossigeno singoletto presenta una serie di caratteristiche e prerogative che qui, per ora, non si intendono valutare. Diremo solo che molti effetti dell’Ozono sono in realtà effetti dell’Ossigeno singoletto, che può essere considerato un “messaggero”dell’ozono.

Naturalmente anche l’Ossigeno rientra tra gli attori principali dell’Ozonoterapia e svolge un ruolo importante nel determinarne gli effetti terapeutici.

Ma non è tossico?

Contrariamente all’Ozono presente nello smog, l’Ozono utilizzato in medicina è prodotto a partire da ossigeno medicale puro al 99.6% che viene attraversato da una scarica elettrica. Non è possibile utilizzare l’ossigeno contenuto nell’aria a causa della compresenza di Azoto e la conseguente possibile formazione di Ossidi di Azoto.

Certamente l’Ozono, proprio per la sua naturale tendenza a rompersi in Ossigeno biatomico e Ossigeno singoletto, risulta tossico per le vie aeree (è uno dei temibili inquinanti che rende difficile la respirazione nelle nostre città) ma ottiene ben diversi risultati terapeutici quando viene somministrato all’interno di tessuti o sostanze dotati di sistemi antiossidanti. Gli antiossidanti hanno la funzione di proteggere dall’azione ossidante dell’Ozono, dell’Ossigeno singoletto e di altre sostanze ossidanti prodotte normalmente durante la nostra vita.

Il nostro organismo, ben allenato a vivere in un ambiente ricco di ossigeno come l’aria, ha sviluppato una ricchissima dotazione di sostanze antiossidanti diluite in una enorme quantità di acqua. Tutto questo rende possibile quello che in medicina viene definito il “Paradosso Ozono”: cioè un gas tossico per le vie aeree diventa terapeutico per altre vie di somministrazione.

Come viene prodotto?

L’Ozono deve essere prodotto poco prima della sua somministrazione attraverso una macchina dotata di un elettrodo in grado di produrre una scarica elettrica appropriata. Infatti, a causa della naturale tendenza a ritrasformasi in Ossigeno biatomico e ossigeno Singoletto dopo solo 55 minuti il 50% del contenuto di Ozono è ritornato ad essere Ossigeno.

Per questo motivo non è possibile trovare in commercio fiale già pronte di Ozono, proprio perché dopo qualche ora dalla loro preparazione  sarebbero ritornate  fiale di Ossigeno!

Come altri farmaci, anche l’Ozono medicale può svolgere la sua azione in diverse concentrazioni che vengono determinate considerando di volta in volta variabili come la temperatura, la pressione, la velocità di flusso del gas. Ciò a causa della natura gassosa e della instabilità dell’Ozono. Tutto ciò impone l’uso di apparati estremamente precisi e dotati di strumenti di misura che monitorano continuamente la concentrazione. Infine, le macchine e gli ambienti dove si svolge l’attività terapeutica dovranno essere dotati di idonei strumenti di abbattimento dell’ozono prodotto in eccesso per evitare inconvenienti alle vie respiratorie.

Vie di somministrazione e patologie trattate

L’ozono non è una panacea ma per numerose patologie rappresenta una valida alternativa che permette di guarire evitando trattamenti invasivi o gravati da importanti effetti collaterali oppure quando altre terapie non abbiano dato i risultati desiderati.

Le patologie che si possono trattare con Ozonoterapia sono molto numerose, analogamente sono molte numerose le tecniche con cui si può somministrare l’Ozono. In generale possiamo distinguere:

  1. Via infiltrativa
  2. Autoemoterapia
  3. Ozonobag
  4. Acqua ozonizzata
  5. Olio ozonizzato

 

1. Ozonoterapia per via infiltrativa

La tecnica infiltrativa di somministrazione dell’Ozono rappresenta la modalità più utilizzata per il trattamento di patologie del disco intervertebrale, di patologie degenerative artrosiche sia vertebrali che articolari, di patologie degenerative tendinee come tendiniti e tendinosi  e per il trattamento, a fini estetici, della cellulite.

 

2. Ozonoterapia attraverso Autoemoterapia

Rappresenta la modalità storica attraverso cui l’ozono è arrivato in Italia circa 35 anni fa provenendo dalla Germania dove, ancora oggi, è il principale sistema di trattamento con Ozono. La tecnica prevede il prelievo di un piccolo quantitativo di sangue che viene raccolto in un’apposito contenitore contenete un anticoagulante. Successivamente il sangue viene posto a contatto con una miscela di Ossigeno-Ozono. Dopo circa due minuti il sangue subisce una serie di modificazioni biochimiche e viene quindi reinfuso. Questa terapia determina un miglioramento della microcircolazione e dell’ossigenazione periferica con indicazione al trattamento di tutte le arteriopatie, le ulcere periferiche da insufficienza venosa, le ulcere del piede diabetico, le ferite chirugiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione, la maculopatia degenerativa senile forma secca, la maculopatia diabetica.

Molto spesso queste lesioni sono così avanzate ed invalidanti da obbligare a scelte chirurgiche demolitive. L’associazione di sacchetti di Ozono e Autoemoterapia ha permesso a molti pazienti di evitare l’amputazione degli arti.

Parallelamente si assiste ad un’aumentata capacità antiossidante da parte dell’organismo con una sensazione di benessere e di migliore resistenza allo sforzo, questo permette di utilizzare l’Autoemoterapia in tutte le patologie caratterizzate da senso di stanchezza, come la fibromialgia. Purtroppo questa caratteristica ne ha determinato l’uso come doping in tutti quegli sport caratterizzati da sforzo prolungato, come il ciclismo, il nuoto, il fondo podistico.

3. Ozonoterapia in cavità chiuse o attraverso sacchetti: Ozonobag

E’ un’altra tecnica storica che ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento locale delle ulcere periferiche da insufficienza venosa, delle ulcere del piede diabetico, delle ferite chirugiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione.

La somministrazione endovaginale trova un’importante indicazione nel trattamento della Candidosi vaginale.

4. Ozonoterapia attraverso acqua ozonizzata

L’Ozono viene fatto gorgogliare in acqua demineralizzata, l’ozono depura l’acqua da virus e batteri (è infatti utilizzato come disinfettante nelle piscine per ridurre la quantità di cloro) e accumulandosi all’interno dell’acqua può essere utilizzato come disinfettante sia su lesioni cutanee (ulcere, ferite, ragadi) che in infezioni delle mucose attraverso lavaggi (gastrite da Helicobacter Pylori, candidosi vaginali).

5. Ozonoterapia attraverso Olio Ozonizzato

E’ possibile utilizzare creme ed olio sottoposti a procedura di ozonizzazione, cioè esposti all’azione dell’ozono che ne modifica la struttura, caricandosi sul substrato oleoso. Tale substrato rilascia nel tempo l’ozono contribuendo a ossigenare la cute o la mucosa su cui viene spalmato. In questo modo si possono curare scottatureinfezioni cutaneeemorroidi in stadio inizialeulcere ferite. Alcune creme hanno invece un’uso più tipicamente estetico e anti aging.

L’olio ozonizzato, caratterizzato da un pungente e sgradevole odore, può essere utilizzato direttamente o invece incorporato su supporti cremosi uniti ad essenze profumate. Questi prodotti vengono correntemente commercializzati in tutte le farmacie rendendo più piacevole l’uso sia per il trattamento di patologie che al solo scopo estetico come creme da giorno o da notte.

 

 

OZONOTERAPIA

L’ozono terapia è una pratica terapeutica che consiste nell’uso di una miscela di ossigeno e ozono, somministrati con modalità e in dosaggi diversi a seconda della patologie da trattare.

L’ossigeno-ozono terapia è una disciplina riconosciuta dall’Istituto Superiore di Sanità: possono esercitarla solo medici-chirurghi che abbiano seguito corsi approvati dalle società scientifiche.

L’uso dell’ozono in ambito medicale risale almeno al 1856, per disinfettare sale operatorie e sterilizzare gli strumenti chirurgici.

Oggi l’ozonoterapia è una modalità di cura medica riconosciuta nella maggioranza della nazioni del mondo (Canada, Cina, India, Giappone, Germania, Usa).

In particolare, in Italia l’Ozonoterapia è insegnata, attraverso Master universitari di II livello in diverse Università, tra cui Pavia e Napoli. Sono inoltre attivi corsi di perfezionamento nelle Università di Siena e Roma e ricerche specifiche all’Università di Verona.

 

 

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AREE APPLICATIVE

 

Medicina

L’ozono è un gas che, in natura, si forma nell’atmosfera grazie a scariche elettriche che modificano la stabile struttura molecolare dell’ossigeno (O2), trasformandolo in O3. Ha un colore lievemente blu e un odore pungente. Una molecola di ozono è quindi formata da tre atomi di ossigeno ed è instabile: uno dei tre atomi tende infatti a separarsi per unirsi ad altre strutture molecolari, facendo ritornare la molecola di ossigeno (O2) alla sua forma stabile. Ma è proprio da questa instabilità che derivano le sue proprietà benefiche

Sulla Terra infatti niente distrugge batteri e virus meglio dell’ozono. Può essere usato inoltre per eliminare, funghi, muffe, pesticidi, metalli pesanti, nitrati, nitriti e altre sostanze potenzialmente dannose. Grazie alla sua capacità di ossidazione, uccide i batteri attaccando la struttura molecolare delle loro membrane protettive e alterandone gli enzimi interni. Modificando la composizione molecolare di muffe, funghi e alghe, riesce ad annientarli. L’ozono è inoltre in grado di penetrare nelle strutture interne dei virus, danneggiando gli acidi nucleici virali e impedendo così la loro replicazione.

Non esiste quindi batterio, virus o fungo che possa resistere a una corretta dose di ozono, somministrata nei tempi giusti. Inoltre, normalizza e riequilibra il sistema immunitario, intervenendo contro le immunodeficienze e contro le risposte in eccesso come, per esempio, nel caso delle allergie. Senza dimenticare le sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie, e la capacità di migliorare il metabolismo cellulare. Nelle zone del corpo dove viene somministrato, l’ozono migliora la circolazione sanguigna, soprattutto il microcircolo dei capillari,  scioglie i grassi corporei (molto efficace contro cellulite e adiposità localizzate) e agisce contro i muscoli tesi e contratti.

L’ossigeno-ozono terapia può anche essere un valido rimedio al problema sempre maggiore della resistenza dei batteri agli antibiotici. Un fenomeno alimentato dall’abuso o dall’uso scorretto di farmaci che stimolano nei batteri la capacità di resistere alla loro azione. L’ozono è in grado di annientare anche quei ceppi batterici contro cui si dimostrano inefficaci anche gli antibiotici più potenti in circolazione.

L’ozono può essere somministrato in diversi modi, tutti certificati da protocolli medico scientifici autorizzati dalla Sioot e approvati dal Ministero della Salute

  • Grande autoemoinfusione: si prelevano 100 o 200 cc di sangue da una vena del braccio del  paziente. Il sangue finisce in una sacca certificata. Senza staccare dal paziente l’ago del prelievo, un apposito dispositivo inserisce una miscela gassosa di ossigeno e ozono nella sacca e la mescola con il sangue prelevato. Il laccio emostatico viene quindi tolto dal braccio del paziente, la sacca viene sollevata e il sangue riaffluisce nell’organismo del paziente, portando con sé l’ozono e tutti i suoi effetti benefici.
  • Piccola autoemoinfusione: il principio è lo stesso della grande autoemoinfusione, con la differenza che nella piccola autoemoinfusione sono prelevati pochi cc. di sangue dal paziente, arricchiti con la miscela gassosa di ossigeno e ozono e reiniettati con una siringa per via intramuscolare anziché per via endovenosa.
  • Iniezioni di ossigeno-ozono sottocutanee, intramuscolari e intrarticolari: la miscela di ossigeno-ozono viene iniettata in diverse quantità, in diversi modi e in diverse zone del corpo, in base alla patologia da curare.
  • Insufflazioni di ossigeno-ozono rettali, anali, vaginali, uterine e uretrali: la miscela di ossigeno e ozono viene introdotta nelle rispettive zone attraverso dei piccoli cateteri. L’ozono entra così in contatto diretto con tessuti soggetti a infezioni, infiammazioni, irritazioni, dolori o altre condizioni di disagio.
  • Via topica: si applica su mani, braccia, piedi e gambe. La zona interessata viene avvolta in un sacchetto isolante di materiale plastico in cui viene fatto affluire l’ozono.
  • Idropinica: il paziente beve regolarmente acqua ozonizzata e il suo organismo può così godere dei benefici globali dell’ozono.

La validità dei metodi di somministrazione dell’ozono e dell’ossigeno-ozono terapia come strumento di cura di numerose patologie è confermata da una bibliografia di oltre 1800 lavori pubblicati dal 1995 a oggi su www.pudmed.com, una sorta di enciclopedia online che riporta tutti i lavori scientifici pubblicati sulle più importanti riviste mediche.

È assolutamente proibito iniettare la miscela di ossigeno-ozono direttamente nelle vene o nelle arterie. Da evitare anche la somministrazione per via respiratoria, le cui controindicazioni sono documentate da oltre 1750 pubblicazioni.

Per saperne di più sulle patologie curabili con l’ossigeno-ozono terapia, suggeriamo la consultazione della sezione INDICAZIONI CLINICHE.

INDICAZIONI CLINICHE

 

Acne

L’acne è una malattia infiammatoria della pelle che si manifesta soprattutto sul viso, ma che può colpire anche altri parti del corpo, come le spalle, il dorso e la regione pettorale del torace. Soffre di acne circa l’80% dei giovani e i sintomi, a volte, possono essere molto evidenti: papule, pustole, noduli e comedoni (punti neri), con manifestazioni che possono variare anche a seconda del tipo di pelle. L’ozonoterapia si è rivelata un eccellente rimedio per questa patologia, dimostrandosi in grado di combattere la componente microbica grazie alle sue proprietà disinfettanti e battericide. 

 

Adiuvante Nella Chemio/Radio Terapia

La chemioterapia (nota anche come “chemio”) è un tipo di cura dei tumori che utilizza dei farmaci in grado di attaccare e distruggere le cellule tumorali. La chemio rallenta e, a volte, riesce ad arrestare del tutto l’evoluzione della malattia. Tuttavia, nel corso del processo terapeutico, possono essere danneggiate anche delle cellule sane (come, ad esempio, quelle dell’intestino) e questo può causare sgradevoli effetti collaterali. L’ozono ossigeno, ripulendo il sangue dalle tossine, può essere un ottimo adiuvante, anche al fine di contrastare le intossicazioni derivanti dall’uso dei farmaci.

 

Arteriopatie Periferiche

Le arteriopatie periferiche sono condizioni patologiche degli arti, per lo più inferiori, caratterizzate dall’ostruzione acuta o progressiva delle arterie a causa di emboli o placche aterosclerotiche. I sintomi compaiono in relazione all’aumento della richiesta di ossigeno al quale l’arto occluso non è in grado di far fronte. Nelle forme non acute può essere utile, in aggiunta ai farmaci, l’utilizzo della ozonoterapia per la sua capacità di migliorare l’ossigenazione dei tessuti ischemici.

 

 Artrosi

L’artrosi è una malattia cronica degenerativa delle articolazioni ad evoluzione progressiva. È tra le cause più comuni di sintomatologia dolorosa e colpisce circa il 10% della popolazione adulta. Percentuale che sale al 50% dopo i 60 anni di età. Le articolazioni più colpite sono generalmente quelle più sottoposte ad usura a causa del peso corporeo, come le vertebre lombari e le ginocchia. L’articolazione interessata presenta alterazioni della cartilagine, con assottigliamento, fissurazione e formazione di zone di osteosclerosi nelle aree di carico. 

 

Cefalee Vascolari E Tensive

Con il termine cefalea si comprendono tutte le forme dolorose localizzate a livello della testa. Le cefalee si distinguono in primarie e secondarie: le prime sono quelle che non hanno una causa conosciuta, mentre le seconde sono il sintomo di un’altra patologia. Le cefalee vascolari sono per lo più di origine vasomotoria mentre le cefalee di tipo tensivo sono per lo più dovute a posture errate della colonna cervicale (ad esempio: studenti o lavoratori davanti al computer), eccessivo stress, problemi psicologici, stati ansiosi e depressivi.

 

Dolore cervicale e lombare

Il dolore cervicale si manifesta con nausea, bruciore, cefalea ed irradiazione alle braccia e alle spalle. Nei casi più importanti si possono sviluppare episodi di vertigine associati a sensazione di sbandamento. Può presentarsi in modo discontinuo a causa di posture scorrette, oppure può cronicizzare ripresentandosi frequentemente. Il dolore lombare si manifesta in modo localizzato o diffuso nella zona paravertebrale, arrivando fino ai glutei e irradiandosi, a volte, agli arti inferiori (lombosciatalgia). È uno dei principali motivi di assenza dal lavoro per malattia e la seconda causa più frequente di consulto medico.

 

Ernia del disco

Le ernie dorsali, lombari o cervicali comprimono le radici dei nervi nelle vertebre. Possono causare dolori più o meno forti e, nei casi più gravi, possono essere invalidanti e costringere il paziente a letto per molto tempo. È possibile determinare la guarigione con infiltrazioni di miscela gassosa di ossigeno e ozono. L’ozono agisce infatti sui recettori nervosi rompendo i doppi legami di zolfo presenti nel disco fuoriuscito, che si avvia così ad un naturale e completo disseccamento. L’ernia diventa sempre più piccola e la compressione si riduce progressivamente.

 

Fibromialgia

La fibromialgia è una patologia d’origine ancora ignota che colpisce prevalentemente il sesso femminile. È spesso difficile da diagnosticare perché i suoi sintomi possono essere confusi con quelli di altre malattie: dolore cronico, rigidità, stanchezza fisica, a cui si aggiungono manifestazioni collaterali come cefalea, fotofobia, disturbi uditivi, turbe digestive, allergie, anomalie neurologiche e sbalzi di umore. Anche in questo caso l’ozono si è dimostrato efficace grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche in grado di migliorare l’ossigenazione cellulare e il microcircolo sanguigno.

 

Gonartrosi

La gonartrosi, o artrosi del ginocchio, è una patologia cronico-degenerativa tipica dell’età avanzata che produce un danno articolare crescente fino a comportare un certo grado di disabilità. Nella progressione della malattia, giocano un ruolo importante l’obesità e fattori costituzionali. La gonartrosi si presenta inizialmente con un dolore occasionale conseguente a sforzo (ad esempio, una lunga camminata). Con il tempo, tale dolore può diventare permanente, arrivando anche a disturbare il sonno. La diagnosi della gonartrosi è squisitamente radiologica.

 

Herpes Simplex e Zoster

L’ozonoterapia è efficace sia contro l’herpes simplex, causa dell’herpes labiale e delle fastidiose vescicole nell’area genitale, sia contro l’herpes zoster, responsabile della varicella e del fuoco di Sant’Antonio. La miscela gassosa di ossigeno e ozono interviene contro il virus e ne disattiva i recettori presenti in superficie. Inoltre aumenta la capacità dei macrofagi (i globuli bianchi che svolgono la funzione di “spazzini”) di eliminare i microrganismi invasori e le cellule danneggiate. Con il ridursi della carica virale, le lesioni provocate dall’herpes regrediscono rapidamente

 

Infezioni antibiotico resistenti

I batteri, come tutte le specie viventi, hanno capacità di adattamento ed hanno sviluppato maggiori capacità di resistenza agli antibiotici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme per denunciare il problema delle infezioni antibiotico resistenti. Il fenomeno è causato soprattutto dall’abuso di antibiotici che viene attuato nei paesi più avanzati, sia nell’ambito delle terapie rivolte all’uomo che negli allevamenti. In questo contesto, assumono grande importanza le qualità antibatteriche dell’ozono che è in grado di contrastare efficacemente il diffondersi batterico e di operare in modo sinergico con gli antibiotici. 

 

Insufficienza venosa 

L’insufficienza venosa è un disturbo della circolazione caratterizzato da un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore. Si tratta di una condizione patologica evolutiva che l’approccio unicamente farmacologico non riesce a contrastare con successo. Per contro l’applicazione dell’ozono si è dimostrata efficace nei riguardi di molte patologie di origine vascolare, con un positivo riscontro anche sul piano della tollerabilità. Le tecniche di trattamento prevedono il prelievo di sangue da una vena e il suo successivo reinserimento in circolo dopo idonea ozonizzazione.

 

Lombosciatalgia

La lombosciatalgia è una condizione patologica che determina dolore nella parte bassa della schiena (zona lombare) a causa dell’irritazione o compressione del nervo sciatico. Dalla zona lombare il dolore può estendersi lungo i glutei e gli arti inferiori per arrivare fino al piede. La principale causa della lombosciatalgia può individuarsi nell’ernia del disco cui contribuiscono fattori come l’obesità, la vita sedentaria e l’età avanzata. La ozonoterapia consente di togliere l’infiammazione, decontrarre la muscolatura ed essiccare l’ernia ottenendo buoni risultati anche sulle ernie già operate.

 

Maculopatia degenerativa 

La maculopatia è una patologia della retina che, specie con riferimento all’età senile, viene considerata la prima causa di perdita della vista in Occidente: 41% dei non vedenti, secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La retina è lo strato interno dell’occhio costituito da cellule nervose. Funziona come una sorta di pellicola fotografica: raccoglie le immagini e le trasforma in segnali nervosi che vengono trasmessi al cervello attraverso il nervo ottico. L’ozonoterapia, favorendo una migliore irrorazione di ossigeno nei tessuti sani, è in grado di compensare il deficit delle cellule lese, migliorando la funzione complessiva della visione.

 

Malattie neurovascolari

La ozonoterapia è utile in ambito vascolare, soprattutto con riferimento agli arti e al cervello, ed è efficace nell’immediato trattamento post infarto e post ictus. Le malattie cerebro-vascolari rappresentano la seconda causa di demenza dopo il morbo di Alzheimer e le forme degenerative ad esso correlate. Dopo il trattamento con ossigeno e ozono, è stato costantemente osservato un miglioramento delle facoltà cognitive, della coordinazione motoria, della deambulazione e delle condizioni psichiche generali. Alleviando il peso di patologie che oggi, con l’aumento dell’età media della popolazione, hanno un’incidenza crescente.

 

Reumatismo articolare 

Il reumatismo articolare è una malattia caratterizzata da attacchi febbrili e da processi infiammatori che si localizzano soprattutto nelle articolazioni del ginocchio, dell’anca, del gomito e della mano (e che possono talora migrare da un’articolazione all’altra). Quando si esaurisce la fase acuta, lo stato delle articolazioni può tornare alla completa normalità senza danni residui. Nel trattamento dei dolori artritici e reumatici, soprattutto a carattere infiammatorio, l’ozonoterapia ha un effetto antalgico dovuto a un maggiore afflusso di ossigeno nelle zone interessate.

 

Sindrome da affaticamento cronico

La sindrome da affaticamento cronico (CFS) colpisce in Italia 300mila persone, quasi tutte donne. Insorge in seguito a un problema infettivo e si manifesta con i seguenti sintomi: profonda astenia non alleviata dal riposo, scarsa concentrazione e memoria, dolore ai muscoli, alle articolazioni e alle ghiandole linfonodali, faringite, mal di testa. L’infusione di ozono, aumentando la concentrazione di emoglobina ossigenata nel sangue, allevia il dolore muscolare e articolare, riduce la sensazione di spossatezza, migliora la memoria e la capacità di concentrazione.

 

Ulcera arti inferiori 

L’ulcera è un’alterazione dei tessuti ad evoluzione necrotica che causa la distruzione del rivestimento epiteliale e, in misura variabile, dei piani sottostanti. La causa più comune dell’ulcera è la stasi venosa, sia per insufficienze di tipo varicoso sia per sindromi post-flebitiche, cui si sovrappongono spesso infezioni batteriche. Le lesioni ulcerative degli arti inferiori rappresentano una patologia molto diffusa che colpisce prevalentemente le donne. Nella gran parte dei pazienti, dopo la terapia con ozono e medicazioni, si ha la scomparsa dell’infezione batterica e la progressiva guarigione dell’ulcera.

 

Arteriosclerosi

L’arteriosclerosi è un ispessimento delle pareti interne dei vasi sanguigni che compare in conseguenza di vari fattori di rischio (età, dislipidemie, ipertensione arteriosa, diabete, ecc.). L’infiltrazione di sostanze nocive nelle pareti delle arterie determina un processo infiammatorio e una lesione dei vasi che, richiamando le piastrine, iniziano a formare le placche aterosclerotiche. Se non si correggono i fattori di rischio, queste aumentano gradualmente di volume fino ad occludere le arterie determinando ischemie, ictus, malattie coronariche e infarto.

 

Artrite Reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica che provoca dolore, tumefazione e rigidità articolare con compromissione, più o meno accentuata, della funzionalità e del movimento delle articolazioni interessate. Sebbene le articolazioni (dita, mani, polsi, piedi, ginocchia e caviglie) siano le parti dell’organismo più frequentemente coinvolte, l’infiammazione può svilupparsi anche in organi interni, come polmoni, reni, cuore e sistema nervoso. La malattia è progressiva, a patogenesi autoimmunitaria e di eziologia sconosciuta.

 

Asma

L’asma è un’infiammazione cronica delle vie aeree caratterizzata dall’ostruzione dei bronchi. A causa del processo infiammatorio, i bronchi si contraggono e si riempiono di liquido, riducendo gli spazi disponibili per la circolazione dell’aria. Di conseguenza l’asma bronchiale provoca difficoltà di respirazione (dispnea), tosse, oppressione toracica e respiro sibilante. I sintomi spesso si aggravano nelle ore notturne o in ambienti contenenti stimoli più o meno specifici. L’asma è la più diffusa malattia cronica fra i bambini e, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ne soffrono nel mondo 300 milioni di persone.

 

 

Cardiopatia Ischemica 

La cardiopatia ischemica include uno spettro di patologie originate da cause diverse e caratterizzate da uno squilibrio fra la richiesta metabolica e l’apporto di ossigeno al miocardio. Le manifestazioni cliniche della cardiopatia ischemica sono essenzialmente: l’angina pectoris, reversibile e che non determina danni anatomici permanenti, e l’infarto miocardico che comporta invece un danno cellulare irreversibile o necrosi miocardica. In Italia le malattie cardiovascolari sono causa di quasi il 50% della mortalità globale. La cardiopatia ischemica è, a sua volta, responsabile del 35% dei decessi dovuti a malattie cardiovascolari.

 

Carie

Gli ambulatori medici e, in particolare, quelli odontoiatrici vanno incontro a problemi di contaminazione dovuti al flusso di pazienti non sempre in buona salute. L’ozono, in campo dentistico medicale, permette l’eliminazione di batteri, spore, virus e funghi. L’ozono è 120 volte più potente dei principali disinfettanti tollerati dalle mucose: stimola la riproduzione delle cellule e quindi la guarigione dei tessuti. Importante, in tal senso, la funzione del dentifricio “Ozodent”, contenente i principi attivi dell’ozono e brevettato dal prof. Marianno Franzini, che contribuisce alla naturale risoluzione delle infezioni della bocca.

 

Coliti

La colite è un’infiammazione del colon, un tratto dell’intestino crasso. La parte più interessata dai fenomeni colitici è rappresentata dal colon discendente e dal sigma. Nella sua forma più lieve, la cosiddetta sindrome del colon irritabile, la colite è un disturbo piuttosto diffuso che interessa circa il 15% della popolazione. Nei casi più severi può trasformarsi in forma cronica (colite ulcerosa, morbo di Crohn) senza che all’origine vi sia una causa ben precisa. La sindrome del colon irritabile è conosciuta anche come colite nervosa, perché il più delle volte è causata da un forte stress psichico. I sintomi sono noti: dolore addominale associato a crampi, stitichezza e diarrea. 

 

Coxartrosi

La coxartrosi è una patologia degenerativa dell’articolazione dell’anca, caratterizzata da dolore, limitazione del movimento e compromissione della normale deambulazione. Nella coxartrosi viene colpito, in particolare, lo strato di cartilagine che riveste la testa del femore e la cavità dell’anca. Le cause possono essere molteplici: in primo luogo l’età avanzata, e poi fratture, lussazioni o processi infiammatori. Una caratteristica importante del dolore è la sua progressiva evoluzione: all’inizio si manifesta dopo sforzi prolungati per poi attenuarsi dopo il riposo, mentre nelle fasi più avanzate tende a persistere nel tempo.

 

Demenza Senile Precoce 

La demenza senile è una patologia neurologica che comporta una progressiva perdita delle funzioni cerebrali. Si manifesta di solito dopo i 60 anni ma può insorgere anche prima di tale età, nel qual caso prende il nome di demenza senile precoce. È una condizione diffusa (si stima che, nel mondo, ne soffrano 18 milioni di anziani) che determina deficit cognitivi, motori e di memoria. I principali fattori di rischio, oltre l’età, sono l’appartenenza al sesso femminile (a causa della menopausa e della vita più lunga), il fumo, il colesterolo alto, l’ipertensione e l’abuso di alcol. L’Alzheimer rappresenta la tipica forma di demenza a insorgenza precoce.

 

Depressione

Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un progressivo aumento dei disturbi del tono dell’umore. Si stima che 4 italiani su 10 ne siano affetti, intendendo per disturbi del tono dell’umore le sindromi ansiose, depressive, maniacali, i disturbi bipolari, ecc., a cui si aggiungono le patologie psicotiche. La depressione si manifesta con malinconia, tristezza, facile tendenza a piangere, apatia, tendenza ad isolarsi dal resto del mondo, perdita di interesse per le cose abituali, insonnia. La depressione colpisce spesso la popolazione anziana (circa il 20%), intendendo per “anziani”, le persone che hanno superato i 70 anni di età.

 

Disinfezione Post Chirurgia Implantare 

La chirurgia implantare utilizza viti in titanio sterili e biocompatibili che si inseriscono nelle ossa mascellari, integrandosi in modo stabile e duraturo, allo scopo di creare un ancoraggio per le protesi di sostituzione dei denti mancanti. Il paziente che si sottopone a un intervento di chirurgia odontoiatrica ha la necessità di un protocollo medico per ridurre il rischio di complicanze e programmare un piano terapeutico adeguato. A tal fine risulta importante l’azione antisettica dell’ozono, in grado di esercitare un’efficace azione battericida che si estende anche ai virus e alle spore.

 

Dismetabolismi

Il metabolismo è il complesso dei processi chimici che si svolgono nell’organismo per estrarre l’energia presente negli alimenti e destinarla ai bisogni nutritivi delle cellule. I dismetabolismi sono alterazioni del metabolismo che possono manifestarsi con caratteri patologici diversi. Le tipiche malattie dismetaboliche sono il diabete, l’iperglicemia, l’ipoglicemia e l’obesità. L’ozonoterapia, attivando il metabolismo cellulare e aumentando l’utilizzo dell’ossigeno all’interno delle cellule, svolge un’azione protettiva multi-organo favorendo il ripristino degli equilibri alterati.

 

Dolore Cronico 

Per dolore cronico s’intende un dolore che persiste a lungo dopo la guarigione da una malattia. Esso pertanto non è più un sintomo, ma una vera e propria forma patologica che richiede un trattamento specifico. A proposito dell’efficacia della ozonoterapia, il celebre prof. Arthur C. Guyton, che fu presidente della Società Scientifica Americana di Fisiologia, ebbe a dichiarare: “Qualunque dolore, sofferenza o malattia deriva da un’insufficiente ossigenazione a livello cellulare. Incrementando la presenza di ossigeno, l’ozonoterapia risolve tale insufficienza”.

 

Dolore Post Operatorio

Il dolore post operatorio può insorgere in seguito a un intervento chirurgico come risposta dell’organismo al trauma subito. Il risultato è un dolore più o meno intenso (non necessariamente localizzato nelle zone oggetto dell’intervento) che aumenta il rischio di complicanze, interferendo anche con il recupero del paziente. L’ozonoterapia si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento del dolore grazie alle sue proprietà antinfiammatorie che favoriscono l’ossigenazione dei tessuti e la circolazione sanguigna nelle zone interessate. Il processo infiammatorio viene contrastato e fatto regredire grazie all’azione dell’ossigeno.

 

Epatopatie 

Le epatopatie sono le patologie che compromettono la funzionalità del fegato e che, perciò, possono avere conseguenze su tutti i principali apparati del corpo umano, in particolare sul sistema cardiocircolatorio e sul sistema nervoso. Le malattie del fegato sono numerose e possono verificarsi attraverso diversi meccanismi. Tra le cause più comuni vi sono le infezioni virali cui si aggiungono l’eccessivo consumo di alcolici e altre forme di tossicità epatica. Si tratta di patologie che possono essere contrastate dall’ozono, capace di rafforzare il sistema di difesa dell’organismo e di ripristinare l’equilibrio naturale distruggendo, al tempo stesso, virus e batteri. 

 

Febbri Virali

A differenza delle febbri di origine batterica, le febbri virali sono quelle provocate dai virus (ad esempio: il virus dell’influenza, del morbillo, della varicella, ecc.) che sono insensibili alle cure antibiotiche. Le malattie di origine virale sono le cause di febbre maggiormente ricorrenti negli adulti, con sintomi che vanno dal mal di gola alla nausea, dai dolori muscolari ai disturbi gastrici. Nella maggior parte dei casi le infezioni virali durano da una a due settimane, ma possono costituire un fattore di rischio per le persone anziane. Anche in questi casi, l’ozono riesce ad offrire un valido apporto grazie alle sue riconosciute proprietà antivirali.

 

Helicobacter Pylori 

L’Helicobacter pylori è un batterio che ha la capacità di proliferare nell’ambiente acido dello stomaco producendo infiammazioni ed erosioni della mucosa gastrica e determinando l’insorgenza di ulcere e gastriti. La presenza nello stomaco dell’Helicobacter pylori è rilevabile attraverso dei semplici esami medici. L’uso quotidiano di acqua iperozonizzata trova largo impiego nella cura di numerose patologie gastriche, tra cui le gastriti batteriche causate dall’Helicobacter pylori. Grazie alla sua capacità battericida 120 superiore a quella del cloro, l’ozono è in grado di eliminare il batterio in circa 15 giorni senza necessità di antibiotici. 

 

Infezioni Uroginecologiche

L’ossigeno ozono può essere efficacemente utilizzato anche in uroginecologia. Le mucose genitali sono infatti fisiologicamente umide e ricche di acqua, quindi altamente recettive all’uso dell’ozono. Vaginiti e vulviti acute e croniche, uretriti, herpes genitale, dispareunia, cistiti acute, croniche e post-operatorie: sono queste le patologie nelle quali l’ozono esercita i suoi potenti meccanismi d’azione: eliminazione di virus, batteri e funghi, effetto analgesico e antiinfiammatorio, stimolazione e riequilibrio del sistema immunitario, miglioramento della circolazione sanguigna nelle aree soggette al trattamento.

 

Infiammazione Cronica 

L’infiammazione è una risposta naturale del nostro corpo per combattere gli agenti patogeni. Ma quando la fase acuta dell’infiammazione non trova definitiva soluzione con il ripristino delle funzioni, subentra l’infiammazione cronica che è la concausa di molte malattie (diabete, tumore, psoriasi, artrite reumatoide, artrosi, infiammazioni intestinali, ecc.). L’utilizzo della ozonoterapia offre positivi riscontri nel trattamento dei processi infiammatori grazie alle proprietà tipiche dell’ozono: antinfiammatorie, antidolorifiche, attivatrici del sistema circolatorio, antivirali e antibatteriche, antiossidanti e favorenti l’utilizzo dell’ossigeno corporeo.

 

Osteonecrosi

L’osteonecrosi è la morte del tessuto osseo conseguente alla carenza di sangue ed ossigeno. Può essere scatenata da numerosi fattori, come traumi articolari, alcolismo e malattie dei vasi sanguigni. Vengono colpite in genere le ossa lunghe (femore, tibia, omero) ma la patologia può riguardare ogni tipo di osso. La malattia si manifesta con la comparsa di forti dolori e, soprattutto nei pazienti anziani, comporta il rischio dell’immobilizzazione. La ozonoterapia può svolgere un importante ruolo terapeutico favorendo l’aumento della quantità di ossigeno nella zona colpita da osteonecrosi.

 

Parkinson 

Il morbo di Parkinson è una patologia neurodegenerativa cronica caratterizzata da tremori, rigidità e riduzione della capacità motoria. Nelle fasi più avanzate i movimenti volontari diventano sempre più difficili e possono manifestarsi scialorrea, depressione, stipsi, demenza e allucinazioni. Questa patologia, che colpisce l’1% della popolazione italiana sopra i 60 anni, è dovuta alla degenerazione della sostanza nigra cerebrale, indispensabile per regolare la gradualità dei movimenti. La ozonoterapia migliora la perfusione cerebrale di ossigeno anche a livello dei nuclei della base dove si produce dopamina.

 

Prevenzione e Post Intervento Chirurgico

Le infezioni delle ferite chirurgiche, causate da microrganismi opportunisti, sono complicanze assai frequenti in campo sanitario, correlate sovente all’esposizione all’ambiente ospedaliero. Tali infezioni determinano una più lunga degenza post-operatoria ed un aumento delle riospedalizzazioni. Per tale motivo esistono specifici protocolli medici per la profilassi antibiotica e per la prevenzione delle infezioni prima e dopo l’intervento chirurgico. Grazie alle sue potenti proprietà antibatteriche e antivirali, l’ozono trova applicazione nella disinfezione degli ospedali e nel trattamento delle infezioni e delle ferite.

 

Recupero Post-Infarto 

L’infarto del miocardio è una malattia determinata della chiusura di una o più arterie coronarie che portano al cuore il sangue ossigenato. I tempi di recupero per chi ha subito un infarto possono variare sulla base di diversi parametri, seguendo una riabilitazione che può durare settimane, mesi, o anche tutta la vita. Tale riabilitazione prevede un graduale incremento dell’attività fisica supportato da un stile di vita adeguato e da un attento monitoraggio clinico. Un percorso al quale può giovare l’ossigenazione del sangue indotta dall’ozono.

 

Riabilitazione Neuromotoria

La riabilitazione neuromotoria punta al recupero funzionale dei pazienti che hanno subito patologie di natura neurologica: postumi di ictus e coma, lesioni midollari, encefaliti, malattie degenerative come il Parkinson e la sclerosi multipla. Obiettivo della riabilitazione è l’apprendimento o il riapprendimento del movimento in soggetti con deficit motorio, insieme al recupero della forza e del controllo degli arti superiori e inferiori, dell’equilibrio e della deambulazione. L’ozonoterapia viene utilizzata nell’ambito della riabilitazione neuromotoria migliorando notevolmente i tempi di recupero.

 

Riabilitazione Post-Ictus 

L’ictus è un danno cerebrale causato dall’improvvisa interruzione dell’afflusso di sangue al cervello a causa della chiusura o della rottura di un’arteria. Nel primo caso si parla di infarto cerebrale o ictus ischemico, che è la forma più frequente; nel secondo caso si parla di emorragia cerebrale o ictus emorragico, che può condurre alla morte in oltre il 50% dei casi. L’ictus può provocare difficoltà nel movimento, nella vista, nel linguaggio o in altre funzioni controllate dal sistema nervoso. Il recupero è quasi sempre lento e graduale. La riabilitazione ha una durata variabile in funzione della gravità dell’ictus e delle condizioni generali del paziente.

 

Rivitalizzante

L’ozono è in grado di riattivare la circolazione sanguigna (specie quella del microcircolo capillare) ed è un rivitalizzante capace di infondere energia. Introdotto nel corpo, disintossica, ossigena le cellule, restituisce vitalità all’organismo. Ciò è dovuto alla ottimizzazione del legame tra ossigeno e globuli rossi e al rilascio di ossigeno ai tessuti periferici. Per questi motivi, l’ozono viene anche utilizzato nella prevenzione dell’invecchiamento: per ridurre rughe, macchie, smagliature, cellulite e favorire l’elasticità della pelle. Una gamma di prodotti cosmeceutici a base di ozono è realizzata dalla Multiossigen, azienda partner della SIOOT

 

SLA

La sclerosi laterale amiotrofica, o SLA, è una malattia neurodegenerativa di causa ignota che attacca progressivamente le cellule nervose deputate al controllo dei muscoli volontari. Ciò determina difficoltà di movimento, di deglutizione e, infine, di respirazione. Benché sia definita come malattia rara, in Italia vi sono circa 4.000 persone affette da SLA. In alcuni casi di questa gravissima condizione patologica l’uso terapeutico dell’ozono sembra poter rallentare l’evoluzione della malattia.

 

Stipsi

La stipsi consiste nel rallentamento della progressione del contenuto del colon, che determina difficoltà di espulsione dei prodotti della digestione. La stipsi può essere acuta (quindi temporanea e facilmente regredibile) e cronica. Il consumo di acqua ozonizzata è una delle vie di somministrazione dell’ozono previste dai protocolli medico-scientifici approvati dalla SIOOT. Bevendo dai due ai quattro bicchieri al giorno di acqua iperozonizzata si possono curare con successo le disbiosi intestinali (alterazioni degli enzimi e della flora batterica intestinale) che sono all’origine della stipsi.

 

TBC 

La tubercolosi (TBC) è una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea a causa di un batterio. Il contagio avviene tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Le persone contagiate non necessariamente si ammalano subito. Se hanno un forte sistema immunitario, il batterio può rimanere latente per anni. Si calcola che solo il 10-15% delle persone infettate sviluppano la malattia nel corso della loro vita. La TBC continua, tuttavia, a costituire un grave pericolo nei contesti di sottosviluppo a causa dell’abbassamento delle difese immunitarie provocato da malnutrizione e scarse condizioni igieniche.

 

Ulcera di Buruli

L’ulcera di Buruli, diffusa in Africa dove è nota come “lebbra dei bambini”, è causata da un agente patogeno della stessa famiglia dei batteri che causano la lebbra e la tubercolosi. È una patologia cronica necrotizzante che, in assenza di medicinali di contrasto, infetta e distrugge tutti i tessuti che trova nel suo percorso, dalla pelle ai muscoli, fino ad arrivare alle ossa. Dal Burkina Faso al Niger al Togo, il territorio africano costituisce, per il suo sottosviluppo endemico, un duro banco di prova per i programmi medici e igienico-sanitari. Ed è in questo contesto che l’utilizzo di apparecchiature medicali e di terapie mediche basate sull’ozono sta rivelando grandi possibilità applicative.

 

Ulcera Diabetica 

L’ulcera diabetica è una lesione che può interessare i tessuti cutanei, sottocutanei e ossei. La sua localizzazione più comune è nel piede. Il piede diabetico è un quadro clinico di notevole complessità, dove le alterazioni vascolari e nervose che caratterizzano l’evoluzione della malattia sono all’origine di lesioni ulcerative spesso complicate da infezioni batteriche. Nella gran parte dei pazienti, dopo la terapia con ozono e medicazioni si ha la scomparsa dell’infezione batterica e la progressiva guarigione dell’ulcera, evitando il grave rischio di amputazione dell’arto.

 

Ulcere Trofiche

L’ulcera diabetica è una lesione che può interessare i tessuti cutanei, sottocutanei e ossei. La sua localizzazione più comune è nel piede. Il piede diabetico è un quadro clinico di notevole complessità, dove le alterazioni vascolari e nervose che caratterizzano l’evoluzione della malattia sono all’origine di lesioni ulcerative spesso complicate da infezioni batteriche. Nella gran parte dei pazienti, dopo la terapia con ozono e medicazioni si ha la scomparsa dell’infezione batterica e la progressiva guarigione dell’ulcera, evitando il grave rischio di amputazione dell’arto.

 

Rinite Allergica 

La rinite allergica (definita anche raffreddore allergico) è una patologia infiammatoria a carico della mucosa nasale. Rappresenta l’affezione più comune a carico delle vie aeree e si stima che ne soffra circa il 20% della popolazione. Tipico della rinite allergica è l’andamento evolutivo, con l’alternanza di periodi di remissione e di periodi di riacutizzazione in relazione ai cicli stagionali. Ostruzione nasale, prurito, arrossamento degli occhi e cefalea sono i sintomi più comuni. Disturbi che possono aumentare con il passare degli anni e che presentano rischi di cronicizzazione.

 

Cellulite

L’ossigeno Ozono Terapia è da considerarsi trattamento primario per debellare la lipodistrofia (cellulite). L’Ossigeno Ozono ha in esclusiva meccanismi d’azione conosciuti ideali per combattere questa patologia. I meccanismi sono: 1. Scinde gli acidi lunghi grassi (non vi è farmaco o metodologia che abbia questa funzione). 2. Riattiva il microcircolo rendendo la gamba leggera, non pesante e sgonfia. 3. l’Ozono è un gas idrofobo e quindi elimina l’edema.

 

 

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